Cos’è il benessere spirituale?

La società contemporanea, molto proiettata sull’esteriorità e il possesso di beni per raggiungere la felicità, non dà alcun spazio alla dimensione spirituale dell’essere.
Invece, il nucleo centrale di una persona, quello più intimo, è ciò che definisce chi sei, da dove vieni, dove stai andando e come potresti raggiungere la tua realizzazione/missione personale.

E’ impossibile dare una definizione di benessere spirituale perché è un concetto soggettivo, che varia da persona a persona.
Possiamo, però, “vedere” negli altri o “sperimentare” su noi stessi i suoi effetti, in termini di armonia e pace, durante la vita quotidiana.
Quando, invece, non viviamo uno stato di benessere spirituale non abbiamo una visione positiva della vita, non siamo sereni, non siamo in pace con noi stessi e con gli altri, non percepiamo il nostro valore, non abbiamo un senso di scopo o di significato nella vita, proviamo sentimenti di vuoto, ansia, disperazione o apatia.

Il benessere spirituale è un concetto soggettivo perché può significare aspetti diversi, in differenti persone.
Per alcuni, la spiritualità può essere sinonimo di religione, mentre per altri si riferisce alla qualità delle relazioni personali o all’amore per la natura.

Nonostante questa diversità di significati, viviamo uno stato di benessere spirituale se:

  • abbiamo la sensazione che la vita abbia un significato;
  • abbiamo trovato il “nostro posto” all’interno della vita stessa e, quindi, abbiamo sviluppato il nostro scopo nella vita;
  • viviamo in armonia con noi stessi e gli altri, anche quando riusciamo a realizzare i nostri bisogni interiori;
  • ci sentiamo parte di un contesto “più grande” con il quale ci sentiamo connessi;
  • dedichiamo del tempo per riflettere su noi stessi e sul significato degli eventi nella vita;
  • sappiamo che cos’è giusto e sbagliato e, quindi, sappiamo agire di conseguenza;
  • sappiamo spiegare e sostenere le nostre idee, i nostri valori e il nostro credo;
  • sappiamo praticare il perdono e la compassione.

Anche la nostra dimensione spirituale  va curata e alimentata perché uno spirito sano e forte ci aiuta a sopravvivere e a provare un senso di pace e di scopo, anche di fronte alle difficoltà della vita.

Per prendersi cura del nostro spirito, è necessario, prima di tutto,  avere uno scopo, “un posto” nel mondo e nella vita.

Se riesciamo a calmare la mente, ad interrompere il “chiacchiericcio” interiore, possiamo metterci in ascolto della nostra vera essenza per ritrovare il nostro svadharma, la nostra missione personale.

Poi, per favorire il benessere spirituale, alcuni si affidano ad un potere superiore, attraverso rituali e preghiere. Altre persone si affidano allo spirito cosmico che anima l’universo, attraverso rituali e pratiche meditative, oppure seguono un percorso di illuminazione che eleva il loro benessere spirituale.
Altri ancora praticano volontariato, si dedicano al canto, alla lettura, trascorrono molto tempo nella natura.

Om Shanti,
Simona ❤️🙏