Mudra, i Sigilli dell’Energia

Mudra è un termine sanscrito che significa “sigillo”, “gesto” o “segno”.

E’, dunque, un termine con molti significati. È usato per indicare un gesto, una posizione delle mani o un simbolo. Ci sono posizioni degli occhi, posture del corpo e tecniche di respirazione che sono chiamati mudra e che rappresentano stati o processi di coscienza.

Nella pratica yoga, i mudra sono utilizzati come completamento di alcune asana (posizioni yoga) per favorire la concentrazione e lo sguardo rivolto al proprio interno, durante le fasi meditative.
Il loro scopo è quello di influenzare il flusso di energia nel corpo e nella mente per ottenere benefici sul piano fisico, energetico e spirituale.

I testi principali riguardanti l’uso dei mudra, sono:

  • Hatha Yoga Pradipika, in cui vengono descritti 10 mudra;
  • Gheranda Samhita, in cui vengono descritti 25 mudra.

I mudra, specialmente quelli della mano di cui parlo in questo sito web, sono spesso considerati come un ramo della pratica yogica, come le asana, il pranayama, la meditazione, la recitazione dei mantra.

Quindi, possono diventare una pratica a sé stante, soprattutto a fini terapeutici, da praticare quando senti il bisogno di ritrovare energia e benessere.

Poiché nelle dita delle mani ci sono le nadi, canali in cui scorre il prana, l’energia vitale, la tradizione vedica e l’ayurveda attribuiscono ad ogni dito un elemento naturale e una correlazione ad un chakra.

Posizionando le dita in un certo modo, possiamo controllare la quantità di energia, collegata ad un elemento naturale, che scorre dentro di noi.

Pollice

Elemento: Fuoco (Sole)
Compito: bilanciare le energie del corpo
Chakra: Manipura

Indice

Elemento: Aria
Compito: fornire energia per la creazione e il pensiero
Chakra: Anahata

Medio

Elemento: Etere
Compito: raggiungere l’armonia
Chakra: Vishudda

Anulare

Elemento: Terra
Compito: fornire forza, solidità, radicamento
Chakra: Muladhara

Mignolo

Elemento: Acqua
Compito: fornire la capacità di interagire e di relazionarsi con gli altri
Chakra: Svadhistana

Quando un dito che rappresenta un elemento viene messo in contatto con il pollice, si dice che quell’elemento è messo in equilibrio.

Come si praticano i mudra

1) Seduti

Tieni le gambe parallele e le piante dei piedi completamente a contatto con il pavimento. Non accavallare le gambe, non incrociare i piedi.

Puoi anche assumere la posizione di Sukhasana, la posizione facile, usata per la meditazione.

2) Sdraiati, in posizione supina, posizione di Savasana

Mantieni il corpo in modo simmetrico e non accavallare gambe o piedi.

3) In piedi

Tieni le gambe leggermente aperte, con i piedi distanziati quanto l’ampiezza del bacino, piega leggermente le ginocchia, abbassa le spalle e rilassa le braccia.

4) Camminando

Mantieni un’andatura rilassata e regolare, sincronizzando il passo con il tuo respiro.

Per praticare i mudra, trova un posto tranquillo e stabilisci un momento fisso della tua giornata. In questo modo, troverai la costanza di praticare ogni giorno per raggiungere i risultati di cui hai necessità.

Tradizionalmente, i mudra vanno tenuti per 45 minuti, tempo che puoi suddividere anche in tre sessioni al giorno da 15 minuti l’una.
Tuttavia, i mudra sono efficaci anche per tempi più brevi. Ciò che conta veramente è la costanza nella pratica quotidiana.